Il Duomo e la porta centrale

Il Duomo e la porta centrale

Il Duomo di Milano ti rapisce lo sguardo da ogni angolo tu lo possa raggiungere. Toglie il fiato quando appare improvviso salendo le scala della metropolitana e ti affascina quando si lascia scoprire lentamente dalle vie che a lui afferiscono.

Scorcio del Duomo

E credo che sia una delle poche opere al mondo riconoscibile comunque la si guardi.

Riflesso della Madonnina

Un opera che nasce nel 1386, su volontà di Gian Galeazzo Visconti, sull’area in cui sorgono le antiche basiliche di Santa Tecla e Santa Maria Maggiore e solo successivamente abbattute. Il Duomo di Milano è dedicato a Maria Nascente ed è il più grande e complesso edificio gotico d’Italia, realizzato in marmo bianco rosato proveniente dalle cave di Candoglia, in Val D’Ossola.
La sua imponenza è nota e non serve decantarne le misure, quello che lascia impressionati sono le sue innumerevoli guglie, pinnacoli, sculture nelle cornici, decori e statue, tantissime statue, più di 3400! Il risultato di cinque secoli di lavori di costruzione, dove le migliori maestranze, locali ed europee vi ci si sono avvicendate. Una “unione europea” artistica che ha creato una architettura unica, fusione della tradizione lombarda e dello stile gotico nordico.

Portone centrale

Oggi mi faccio rapire dalla porta centrale. Le porte in bronzo risalgono ad un periodo relativamente recente, ovvero quello compreso tra il 1909 e il 1965, nonostante fossero previste fin dal progetto di facciata cinquecentesco di Pellegrino Tibaldi.
Ma quella centrale oggi è particolarmente magnetica attrae il mio sguardo.

Particolare 1

La porta centrale è stata scolpita nel 1906 da Ludovico Pogliaghi con rilievi gotico-floreali, il tema è “storie della vita di Maria”. Osservandola attentamente ogni settore raffigura si la vita di Maria ma anche le sue gioie e le sue infinite sofferenze. Di seguito alcuni magnifici particolari del portone.

Particolare 2
Particolare 3
Particolare 4
Particolare 5