E credo che sia una delle poche opere al mondo riconoscibile comunque la si guardi.
Un opera che nasce nel 1386, su volontà di Gian Galeazzo Visconti, sull’area in cui sorgono le antiche basiliche di Santa Tecla e Santa Maria Maggiore e solo successivamente abbattute. Il Duomo di Milano è dedicato a Maria Nascente ed è il più grande e complesso edificio gotico d’Italia, realizzato in marmo bianco rosato proveniente dalle cave di Candoglia, in Val D’Ossola.
Oggi mi faccio rapire dalla porta centrale. Le porte in bronzo risalgono ad un periodo relativamente recente, ovvero quello compreso tra il 1909 e il 1965, nonostante fossero previste fin dal progetto di facciata cinquecentesco di Pellegrino Tibaldi.
Ma quella centrale oggi è particolarmente magnetica attrae il mio sguardo.
La porta centrale è stata scolpita nel 1906 da Ludovico Pogliaghi con rilievi gotico-floreali, il tema è “storie della vita di Maria”. Osservandola attentamente ogni settore raffigura si la vita di Maria ma anche le sue gioie e le sue infinite sofferenze. Di seguito alcuni magnifici particolari del portone.